martedì 19 luglio 2011

Brochure a Torino di qualità, Brochure offerte Torino

Realizzare una brochure può sembrare banale anche a Torino, basta tirare giù un titolo due scritte, farsi dare le immagini dal cliente o scaricarle da internet (anche se sono a 72 dpi di un centimetro per un centimetro) assemblare il tutto con un programma qualsiasi su PC o sul MAC portatile e dare il file di stampa al tipografo dietro l'angolo che le monta in plancia con altri 75 lavori dalle cromie diametralmente opposte.

Purtroppo non è così, forse è anche per questo motivo che il pieghevole o la brochure del vostro concorrente vi viene mostrato come esempio dai clienti. Avete presenti quei pieghevoli/brochure tristi? Con le ante imbarcate, che tendono ad aprirsi anche da chiusi? Forse bisognava tener conto del senso di fibra della carta in fase di progettazione?

E quei testi con giustezza piena a due millimetri dal rifilio della pagina, belli vero? Vanno molto di moda da qualche tempo. Per non parlare delle immagini, sporche scure, pixellate o scontornate alla cassius, tanto da sembrare quei collage che facevamo all'asilo (erano più belli i collage dell' asilo). Mi ricordo all'inizio della mia carriera quei clienti che rispondevano:

- "Devo risparmiare tanto per quello che deve fare va benissimo così"

Sicuramente... com'è la stessa cosa presentarsi in giacca e cravatta o con le pezze al culo dal cliente, per quello che deve fare va benissimo così, trasandato e puzzolente.

Non stupitevi se i vostri pochi soldi sembreranno sprecati, (...tanto per quello che serve va bene così) invece di disperderli in mille inutili progetti realizzatene uno solo, ma valido!
Nel mestiere della comunicazione non ci si può improvvisare, studio, gavetta, esperienza, e non si finisce mai di imparare anche dopo 30 anni di lavoro.

venerdì 11 febbraio 2011

erremme comunicare ovvero: il fattore X della dimensione

La dimensione della struttura ovviamente gioca un ruolo molto importante, anche se non determinante nel fattore della competizione, pur essendo consapevole di questo, erremme comunicare insiste nell'affermare che oggi molti parametri sono radicalmente mutati, vuoi per una naturale evoluzione, vuoi per il fenomeno "Internet" così anche il fattore "dimensione" assume una valenza strategica, ed è proprio in questa direzione che si muove lo studio di pubblicità e marketing erremme comunicare di Torino. Come fattore di completamento al vantaggio di una struttura estremamente competitiva, lo studio erremme comunicare offre ai suoi clienti un know how trentennale nel settore della comunicazione d'impresa, proponendo un servizio completo e d'alto profilo senza gravare in modo eccessivo sul committente.

giovedì 10 febbraio 2011

erremme comunicare, considerazioni

In un momento come quello attuale, dove crisi e concorrenza, hanno esasperato i toni, portando il termine ”ottimizzazione”, ai vertici delle “Hit Parade” tra le strategie di marketing, ecco che il fattore “X” della dimensione, comincia ad avere un ruolo determinante. Quella fase che vedeva il formarsi di gruppi sempre più grandi, è ormai passata; le mura delle società che si erano unite, in enormi colossi, cominciano a incrinarsi, facendo udire il loro sinistro rumore sempre più frequentemente.

Contrazione dei volumi di fatturato, difficoltà nel gestire quelle spese, che fino a poco tempo prima, non destavano alcun problema, rendono gli studi e le agenzie pubblicitarie di medie e grandi dimensioni, più vulnerabili; goffe e impacciate per la loro struttura, non riescono a muoversi con la necessaria agilità, tra gli ostacoli che inevitabilmente incontrano, divenendo così, facile preda, di realtà piccole, ma temibili, che fortemente motivate, possono fornire gli stessi servizi, con una qualità a volte addirittura superiore, a fronte di un impegno notevolmente inferiore da parte del committente

martedì 30 giugno 2009

ERREMME COMUNICARE brochure a Torino











Cos'è una brochure? Brochure (termine francese) v. Depliant, v. Leaflet, v. Pieghevole, è uno stampato illustrativo/pubblicitario che può avere formati diversi ad una o più pieghe, illustra le caratteristiche di un'azienda. Caratterizzato dalla sinteticità del testo e dall'abbondante impiego di immagini, il tutto realizzato con una fattura di prestigio su carta preferibilmente di una certa consistenza.

Di solito viene distribuito gratuitamente dall'azienda per promuovere o informare sui propri servizi, ne rappresenta le peculiarità, esaltandone l'immagine, in sintesi sinonimo di biglietto da visita evoluto e articolato. Pur non volendo essere un'opera d'arte, deve comunque rispettare determinate regole, e sottostare a tutta una serie di criteri che ne determinano la validità e l'efficacia.

Non c'è niente di peggio di una brochure improvvisata, o dettata dal risparmio o dal fai da te. Nessuno si sognerebbe di proporsi con un'aspetto inadeguato o trasandato ad un appuntamento importante o ad un'evento dove si richiede un'immagine raffinata ed elegante. "La prima impressione è quella che conta" dicevano i miei nonni, ed ancora una volta, la saggezza popolare si rivela più che fondata, recenti studi sulla "psicologia di marketing" e sulle leve che regolano le pulsioni d'acquisto hanno evidenziato l'importanza di un'impressione positiva fin dal primo "imprinting" con il cliente, (un'immagine scadente e inadeguata non trasmette fiducia e quindi genera una minore propensione all'acquisto).

Tutti gli elementi che compongono una brochure e quindi, la posizione dell' Headline, la disposizione della bodycopy nell'economia dell'impaginazione, la qualità/quantità delle immagini che siano foto o illustrazioni, non sono mai lasciati al caso, ma il risultato di un background tecnico/professionale in grado di generare nel prospect (potenziale cliente) tutta una serie di meccanismi percettivi che lo incentiveranno all'acquisto.

Tutto questo ha ovviamente un costo, ed anche piuttosto elevato, ma oggi in un momento economicamente critico, le disponibilità specialmente nelle PMI sono molto limitate, paradossalmente proprio in momenti simili si dovrebbe valorizzare al massimo la Brand Image (l'immagine di un'impresa).

Consapevole di questo erremme comunicare si pone come studio di "Graphic design & Creativity) con forte vocazione al problem solving offrendo eccezionalmente ai suoi Clienti un prodotto di alto profilo, senza far gravare i costi relativi alla creatività.